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Piccoli borghi ricchi di storia....

Caprese Michelangelo

Il piccolo borgo immerso nei boschi di castagni, querce e faggete, arroccato su di un colle a 650 metri di altitudine, è famoso per aver dato i natali al geniale artista rinascimentale Michelangelo Buonarroti il 6 marzo del 1475, quando suo padre ricopriva la carica di podestà di Caprese e della vicina Chiusi, per conto della Repubblica fiorentina.La casa natale dell’artista è parte della Rocca del Podestà, che costituisce il borgo fortificato della cittadina: un edifico trecentesco che riporta in facciata alcuni stemmi. Oggi l’immobile è stato adibito a Museo, che conserva calchi in gesso delle sue opere principali e opere d’arte contemporanea della collezione dello storico, urbanista e architetto Enrico Guidoni. Sotto le mura castellane è ubicata la chiesa datata al XIII secolo di San Giovanni Battista, dove fu battezzato Michelangelo, stando a quanto riporta l’iscrizione in essa presente. Nel 2004, con criteri didattico scientifici, è stato allestito il Museo dell’Acqua e del Mulino per illustrare gli opifici idraulici realizzati lungo il corso del torrente Singerna in epoche diverse. 

 

 

Pieve Santo Stefano

Per alcuni studiosi è da identificarsi con la romana “Suppetia” o “Sulpitia, nota nei documenti a partire dal X secolo come “Oppidum Verone”, nel 1385 entrò a far parte della Repubblica fiorentina:  Pieve Santo Stefano è principalmente “la città del Diario”. Dal 1984 infatti, nell’Archivio Diaristico Nazionale ubicato nel Palazzo Comunale vengono conservati diari, epistolari, memorie autobiografiche, testimonianze e  documenti scritti da gente comune da tutta Italia, un esempio unico nel panorama italiano. Nell’entrare in paese il visitatore è subito accolto dalla Chiesa della Madonna dei Lumi (1590-1625) con impianto a croce greca, con affreschi sulla cupola degni di nota e datati al XIX secolo, e opere su tela del XVII secolo di scuola fiorentina. La tradizione vuole che l’edificio religioso sia stato costruito in onore di un’immagine sacra della Vergine, al cui cospetto cori di Angeli si presentavo di notte: in onore di tale leggenda durante il mese di settembre a Pieve S. Stefano si svolge una festa.

 

 

Sestino

L'ultimo avamposto toscano, ubicato in posizione strategica,  è l'antico Municipium romano, del quale restano numerosi reperti archeologici conservati nell’Antiquarium Nazionale. Vicino al museo nazionale di Sestino si trova la Pieve di San Pancrazio del XII secolo, che conserva, oltre ad una cripta, due crocifissi dipinti di stile giottesco e scuola riminese datati al XIV secolo. Sestino è ubicato nella Riserva Naturale del Sasso di Simone, blocco calcareo formatosi 15 milioni di anni fa: a metà del XVI secolo Cosimo I de' Medici decise di costruire sulla sommità del Sasso una città-fortezza, della quale rimangono resti murari e i progetti antichi.

 

 

Badia Tedalda

Il piccolo borgo di Badia Tedalda, posto a 700 m di altitudine lungo alla viabilità percorsa nei tempi antichi da monaci, abati e pellegrini, conserva la splendida  abbazia di San Michele Arcangelo, al cui interno si conservano una pala d'altare in terracotta invetriata raffigurante la Madonna in trono con il Bambino e Santi opera della bottega fiorentina di Benedetto Buglioni datata al XVI  secolo.           .